Il fitoplancton è costituito da microscopiche alghe non visibili ad occhio nudo, ma individuabili dal fatto che rendono l'acqua di colore verde o marrone se si trovano in grosse quantià. La dimensione di queste alghe unicellulari, che varia dai 2 ai 30 micron, dipende dalla specie; vivono sia in acque salate che dolci e si nutrono, come le piante, di elementi sciolti nell'acqua, ferro, silicio, rame, azoto ecc..
Il colore degli oceani
Probabilmente se qualcuno vi chiederà di rispondere ad una semplice domanda quale: "di che colore è l'oceano?", risponderete blu; questo vale per la maggior parte degli oceani del mondo. Riusciamo a percepire i colori degli oggetti che ci circondano grazie alla luce che viene riflessa dagli oggetti stessi. Il colore che noi vediamo in sostanza dipende dai colori che vengono riflessi o assorbiti da un oggetto. Per esempio un libro appare rosso in quanto assorbe maggiormente le onde luminose blu e verdi del fascio di luce e riflette invece le componenti rosse dello stesso fascio luminoso. La stessa cosa accade nell'oceano. Una parte della luce verrà riflessa ma la maggior parte invece penetrerà nell'acqua, interagendo con le molecole che incontrerà. Il colore dell'acqua in oceano aperto appare di colore blu in quanto la componente rossa della luce viene assorbita velocemente in prossimità della superficie.
Negli oceani la cosa che influisce maggiormente sul colore è la presenza del fitoplancton. Il fitoplancton contiene al suo interno un pigmento, di colore verde, chiamato clorofilla. Le piante, comprese anche quelle marine, utilizzano la clorofilla per assorbire energia e dare inizio al processo di fotosintesi che permette la conversione dell'anidride carbonica in ossigeno. Il fitoplancton è talmente numeroso che è possibile osservarlo anche dallo spazio. Il principio di base, che permette appunto lo studio dallo spazio, consiste nel fatto che maggiore è la quantità di fitoplancton presente nell'acqua, tanto maggiore sarà la colorazione verde dell'acqua stessa (in verde potete notare la distribuzione del fitoplancton. L'immagine è stata realizzata dal satellite SeaWifs).
Il fitoplancton costituisce una risorsa molto importante, prodoce infatti circa la metà dell'ossigeno presente nell'atmosfera. Sono in fase di studio sperimentazioni che prevedono la coltivazione di questa alga al fine di ridurre la quantità di anidride carbonica presente nell'atmosfera. Purtroppo non si conoscono ancora gli effetti collaterali, in particolare non si è in grado di determinare dove finisca il carbonio accumulato dalle alge. Se venisse trasferito alle profondità oceaniche rientrerebbe nel suo ciclo naturale e quindi risalirebbe verso l'atmosfera, non determinando alcun vantaggio sull'effetto serra.
Thursday, July 13, 2006
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